Nonostante sia vietato dalla legge, i ragazzi utilizzano i giochi online per tentare la fortuna.
L’altissimo numero di minorenni che accedono all’azzardo è confermato dall’Istituto Superiore di Sanità: secondo un recente studio, circa 673mila adolescenti hanno dichiarato di aver giocato almeno una volta. Il fenomeno è più presente al Sud, dove esistono pochissime realtà che si occupano di prevenzione della ludopatia e presa in carico dei giocatori.
Il dato più allarmante di tutti: il 40% dei giocatori problematici dichiara di aver iniziato ad accedere all’azzardo tra i 9 e i 12 anni. E, sempre tra i problematici, il 34% dichiara di aver scelto di giocare influenzato dalla pubblicità vista o sentita.
È dunque necessario agire su INFORMAZIONE E FORMAZIONE, tenendo conto che:
- i giovani sono nati e cresciuti in una società che “normalizza” l’azzardo, e ne è economicamente e socialmente dipendente (per approfondimenti leggi anche “Azzardopoly – l’economia del gioco d’azzardo”;
- le nuove generazioni vivono in simbiosi con i loro smartphone, che fungono da porte d’accesso per il gioco online, che è a tutti gli effetti la nuova frontiera del gioco d’azzardo (per approfondimenti leggi anche “la trappola del gioco virtuale”).