Può sembrare strano, ma il termine “pandemia” si utilizza in presenza di una “epidemia con tendenza a diffondersi ovunque, a invadere rapidamente vastissimi territori”. Definizione che calza perfettamente quando si parla di abuso di gioco d’azzardo.
Nessun territorio, in Italia, può dirsi immune da questa piaga: il 3% dei maggiorenni (oltre 1 milione e mezzo di persone) presenta il profilo di “giocatore problematico”.
Un vero e proprio virus, che si espande a velocità diverse. Se si confrontano 4 tra le grandi Nazioni europee, è possibile capire quanto la pandemia da gioco d’azzardo stia crescendo in maniera esponenziale soprattutto nel nostro Paese.
Paese | Giocatore problematico |
Francia | 0.5% |
Spagna | 0.6% |
Gran Bretagna | 0.6% |
Italia | 3.0% |
Aumento che non coincide con un incremento dei Servizi: su oltre 600 Servizi per le Dipendenze attivi sul territorio italiano, solo 184 prevedono attività cliniche specifiche per il gioco d’azzardo.
E di queste, solo 59 si trovano al sud.